Il D.L. 69/2023, cosiddetto Decreto Salva Infrazioni, convertito dalla Legge 103/2023, reca alcune novità in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare nonché in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari.
Con alcune modifiche apportate al D.Lgs. 198/2021, viene infatti ora previsto che:
la disciplina contrastante le pratiche sleali si rende applicabile alla cessione di prodotti agricoli e alimentari, eseguite da fornitori stabiliti nel territorio nazionale o da fornitori stabiliti in altri Stati membri o in Paesi terzi quando l’acquirente è stabilito in Italia, indipendentemente dal fatturato dei fornitori e degli acquirenti;
che nelle relazioni commerciali tra operatori economici, ivi compresi i contratti di cessione, è vietato l’annullamento da parte dell’acquirente di ordini di prodotti agricoli e alimentari deperibili con un preavviso talmente breve da far ragionevolmente presumere che il fornitore non possa trovare destinazioni alternative per i propri prodotti; un preavviso inferiore a 30 giorni deve essere sempre considerato breve;
che con successivo regolamento, che dovrà essere emanato entro 90 giorni decorrenti dall’11 agosto 2023, verranno individuati i casi particolari, nonché i settori nei quali le parti di un contratto di cessione possono stabilire termini di preavviso inferiori a 30 giorni;
che le denunce possono essere presentate all’ICQRF dai soggetti stabiliti nel territorio nazionale, indipendentemente dal luogo di stabilimento del soggetto sospettato di aver attuato una pratica commerciale vietata, oppure all’Autorità di contrasto dello Stato membro in cui è stabilito il soggetto sospettato di aver attuato una pratica commerciale vietata. Le denunce possono essere presentate altresì all’ICQRF da parte di fornitori stabiliti in Stati membri o Paesi terzi quando l’acquirente è stabilito nel territorio nazionale.
Comments