La Legge di Bilancio 2019, così come indicato nei commi da 28 a 34 dell’articolo 1, introduce nel panorama tributario italiano una novità non di poco conto a vantaggio delle imprese, anche se di non semplice comprensione e calcolo, abrogando contestualmente le agevolazioni ACE e superammortamento.
A partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018, ossia l’esercizio 2019, le imprese hanno la possibilità di applicare l’aliquota Ires ridotta dal 24% al 15% relativamente al minor importo tra i parametri indicati qui di seguito:
utili accantonati a riserve diverse da quelle “non disponibili” conseguiti nell’esercizio di attività commerciali;
somma degli investimenti in beni strumentali materiali nuovi e costo del personale dipendente assunto a tempo determinato o indeterminato.
Pertanto, al fine di poter applicare la “mini Ires” non basta effettuare degli accantonamenti di utili a riserva, ma è necessario che contemporaneamente l’impresa operi investimenti in beni strumentali ovvero incrementi la propria forza lavoro.
Per una corretta applicazione del meccanismo agevolativo corre l’obbligo di approfondire i parametri ed i requisiti necessari per potervi accedere.
Investimenti agevolati
Tra gli investimenti realizzati in Italia, sono premiati i seguenti:
la realizzazione di nuovi impianti;
il completamento di opere sospese;
l’ampliamento, la riattivazione, l’ammodernamento di impianti esistenti;
l’acquisto di beni strumentali materiali nuovi.
Si sottolinea che risultano esclusi dall’agevolazione gli investimenti in beni immobili e quelli in autovetture concesse in uso promiscuo al dipendente per la maggior parte del periodo d’imposta. Conseguentemente, la norma considera agevolabile sia le autovetture aziendali esclusivamente strumentali che quelle ad uso promiscuo (fattispecie non agevolabili nel 2018).
Costo del personale agevolato
Il costo del personale dipendente determinato o indeterminato assunto e destinato a strutture produttive site in Italia, rileva se si verifica l’incremento del numero complessivo medio dei lavoratori dipendenti rispetto alla data del 30 settembre 2018, nel limite dell’incremento del costo del personale complessivo.
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Lo Studio rimane a disposizione per eventuali chiarimenti ed integrazioni, cordiali saluti.
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