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Fatturazione elettronica e prestazioni sanitarie B2C ed adempimenti TS

  • Immagine del redattore: barbara moro
    barbara moro
  • 5 giu
  • Tempo di lettura: 1 min

Con l’approvazione definitiva del decreto legislativo correttivo in materia di CPB e di adempimenti tributari, il Governo ha reso permanente il divieto di emissione di fatture elettroniche tramite Sistema di Interscambio (SdI) per le prestazioni sanitarie rese nei confronti di persone fisiche.

Questa disposizione riguarda sia:

  • i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria, ma solo per le fatture i cui dati devono essere trasmessi a detto Sistema;

  • sia i soggetti che non hanno obbligo di invio al Sistema TS, ma che comunque effettuano prestazioni sanitarie B2C.

La decisione è stata presa per motivi legati principalmente alla tutela della privacy dei pazienti e alla necessità di evitare costosi adeguamenti infrastrutturali da parte dell’Amministrazione finanziaria. Sebbene il Garante della Privacy avesse dato parere favorevole a una possibile introduzione della fatturazione elettronica in ambito sanitario a partire dal 2026, il Governo ha preferito confermare in via definitiva il sistema attuale, basato su fatture analogiche o elettroniche al di fuori del SdI.

Inoltre, diventa annuale (anziché semestrale), a partire dai dati relativi all’anno 2025, la trasmissione dei dati al Sistema tessera sanitaria (TS) entro il termine da stabilire con decreto dell’Economia.

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